Una delle zone meno conosciute e più interessanti di Venezia è quella che comprende il Campo, la fondamenta e la Sacca della Misericordia, che passa per Campo e fondamenta dell’Abazia, attraversa Campo dei Mori e giunge fino alla fondamenta della Sensa.
Questi luoghi sono poco frequentati dai turisti e forse è per questo motivo che quando ci si passa si sente una speciale e piacevole tranquillità.
Se avete in mente un giro in gondola fatelo da queste parti. Prendetela a Santa Sofia sul Canal Grande e chiedete al gondoliere di addentrarsi per i canali minori e vi porti fino ai luoghi sopracitati. In questo tratto di città, le fondamenta, i rii, i canali sono particolarmente belli. Non è sempre facile mettersi d’accordo con i gondolieri ma vale la pena di provarci!
Se invece siete a piedi percorrete la Strada Nuova lasciandovi alle spalle Rialto in direzione della Ferrovia. Oltrepassato Campo Santi Apostoli andate dritti fino al primo ponte che trovate, Ponte Novo San Felice, attraversatelo e girate subito a destra in fondamenta San Felice. Arrivati alla fine della fondamenta girate a sinistra. Prima però, ammirate alla vostra destra il piccolo ponte senza parapetti, Ponte Chiodo, l’ultimo rimasto a Venezia.
Giunti al Campo della Misericordia costeggiate la chiesa lungo la fondamenta omonima fino ad arrivare al Campo dell’Abazia. Continuando a camminare lungo la fondamenta dell’Abazia arriverete in Campo dei Mori e in fondamenta della Sensa. Se invece girate a destra in Calle della Corte Vecchia arriverete alla fondamenta Contarini, e da qui lungo la fondamenta arrivate finalmente al Campo e alla Chiesa della Madonna dell’Orto. Qui è sepolto Tintoretto e vi sono conservate diverse sue opere. L’edificio è realizzato nel più puro stile gotico veneziano ed è una felice commistione di mattoni rosa, pietre d’Istria e marmo rosa. Al termine della visita, dedicate ancora qualche minuto alla visita del chiostro.
Una zona della città piena di scorci pittoreschi e conviviali, che apprezzerete ancora di più dimenticando le nostre indicazioni e vagando senza una meta precisa. Un’iniziazione alla città imprescindibile.