Lo sapevate che anche il vetro ha avuto i suoi “favolosi anni Cinquanta”? E che uno dei suoi protagonisti fu Fulvio Bianconi, celebre grafico e designer? Dopo Carlo Scarpa, Napoleone Martinuzzi e Tommaso Buzzi è a lui che Fondazione Cini in collaborazione con la Pentagram Stiftung dedicano il quarto capitolo de “Le Stanze del Vetro”, il grande affresco dedicato alla storica vetreria artistica Venini, una fornace dove nel dopoguerra si cercò con successo di coniugare arte, design, tecnica vetraria e manualità artigianale.
Fulvio Bianconi (Padova, 1915 – Milano, 1996) fu una figura singolare di artista, grafico, illustratore, designer e caricaturista. Nel 1946, a Murano, in seguito ad una commissione per dei flaconi portaprofumo incontra Paolo Venini e fa il suo ingresso nel mondo del vetro di Murano. «Guai a scuminssiar col vero, se ti scuminssi nol te mola più» (Guai a cominciare con il vetro, se cominci non ti molla più) ebbe a dire dieci anni dopo il fatale incontro.
Infaticabile sperimentatore e appassionato alle tecniche di lavorazione del vetro, Bianconi inizia una collaborazione che si protrarrà fino alla metà degli anni Cinquanta e che avrà il suo apice nei famosi “Fazzoletti”, un fazzoletto di vetro opalino che si raccoglie a foggia di vaso, una perfetta sintesi di tecnica esecutoria e irriverente genialità artistica, un manufatto ancora in produzione che assurse a simbolo della rinascita del vetro muranese. Ma sono circa 300 sono i pezzi originali in mostra negli spazi progettati e rimessi a nuovo dal celebre studio di architettura della newyorkese Annabelle Selldorf, e numerosi i preziosi disegni dell’archivio Venini e le curiose annotazioni dedicate all’esecuzione tecnica dei manufatti destinate ai maestri vetrai (tutte rigorosamente in veneziano). Ed è quasi toccante la gigantografia che campeggia in una sala del maestro vetraio e collaboratore Antonio Biasutto: un omaggio a tutte le maestranze qualificate che seppero dar forma e materia alla fantasia di un artista.
Non siete ancora sazi? Una visita alla mostra sarà anche un’imperdibile opportunità per visitare il magnifico monastero benedettino dell’Isola di San Giorgio e il Labirinto di Borges, ospitato nello spazio retrostante il chiostro del Palladio.
“Fulvio Bianconi alla Venini” a cura di Marina Barovier
Date: 13 settembre 2015 – 10 gennaio 2016
Orari: 10 – 19, chiuso il mercoledì
Sede: Le stanze del Vetro Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
Biglietteria: ingresso libero
C.S.