Se ci fosse un concorso internazionale per determinare quale è la città con il sistema anagrafico più caotico del mondo sicuramente Venezia vincerebbe per distacco.
Munitevi di una mappa cartacea o di quella satellitare, ma vogliamo essere generosi: pure uno stradario. Ma statevene certi, la possibilità che non vi ci raccapezziate comunque non è ancora del tutto esclusa.
Come tutte le storie di un certo fascino non vi è un solo colpevole né un solo protagonista. Passiamoli in rassegna:
I Veneziani I
I veneziani e il magico numero 6. La città fu divisa in sei aree amministrative (i cosiddetti “sestieri”). Tale era la fiducia in questo modello che lo ritroviamo replicato anche nei possedimenti veneziani dell’isola di Creta o del Dogado. Ma perché 6 poi?
La burocrazia napoleonica
Introdusse l’uso delle targhe stradali, note a Venezia come “nizioleti” (lenzuolini), per denominare pubblicamente i luoghi della città. Ma i nomi non sono univoci. I veneziani aborrivano i personalismi. Niente retorica quindi (troverete una Calle dei Morti, mica i Campi Elisi), né eroi o trionfi militari, ma la vita vissuta della città: commercio, artigianato, mestieri. E siccome in città non mancavano né l’appetito né le vocazioni ci sono circa 27 Calle del Forno e una ventina di calli e corti “dei Preti”.
La burocrazia austriaca
Introdusse una numerazione consecutiva basata sui sestieri che nel caso di Castello (il sestiere più grande) arriva a 6827 numeri civici. Applicato alla complessità urbanistica veneziana risulta totalmente illogico e sfibrante. Non di rado si assiste a salti numerici inspiegabili tra due luoghi attigui. Evitate perciò facili ottimismi quando il vostro numero si farà prossimo.
I Veneziani II
Non di rado un luogo è universalmente noto con un nome diverso da quello imposto dalla toponomastica ufficiale. E allora nominare un Campo Francesco Morosini o un Ponte S. Giovanni Grisostomo è un esercizio assolutamente infruttuoso se cercate di ottenere una qualche informazione. Vizi antichi? Non diremmo: provate a chiedere dove si trova il recente Ponte della Costituzione, sicuramente si alzerà più di qualche spalluccia.
Immaginate allora che la vostra meta sia in una Calle del Forno. Scoprirete con stupore che ve ne sono almeno 27 dicevamo. Allora dovrete accertarvi di avere anche il sestiere; il che restringerà il campo a 7/8 calli omonime. A questo punto il numero civico sarà dirimente, ma ahimé potreste scoprire che la serie di numeri che state coscienziosamente seguendo si interrompe improvvisamente. Non sarà forse logico ma è divertente, no?
E ora un gioco: provate a trovare il Ponte dei Zogatoli (Giocattoli), il ponte che non c’è.
C.S.