Nel sestiere di Cannaregio, in Campo Santi Apostoli, incontrerete facilmente lo spirito e il dinamismo della quotidianità veneziana, con gli schiamazzi dei più piccini che corrono a perdifiato attorno ai due grossi alberi e alle panchine dove sostano mamme e anziani, e il continuo via vai di veneziani, alcuni intenti a raggiungere Rialto, altri diretti verso la stazione.
Proprio da questo campo parte una delle principali arterie di Venezia: la Strada Nova.
Inaugurata nel 1871 e intitolata a Vittorio Emanuele II Re d’Italia, fu ribattezzata dalla vulgata ‘Strada Nova’. Con i suoi 400 metri di lunghezza e i 10 metri di larghezza essa è sicuramente la via più lunga di Venezia e rappresenta un’assoluta eccezione nel panorama urbano di Venezia, solitamente caotico e congestionato. La sua creazione comportò lo sventramento di un’intera porzione della città; case e palazzi vennero demoliti per assecondare un’idea di modernità che mal tollerava l’apparente caos urbano dell’isola, un luogo dove le calli altro non sono che lo spazio tra gli edifici, essendo l’acqua l’elemento principale di raccordo.
Ci si troverà perciò a passeggiare lungo un ‘boulevard’ affiancato ai due lati da una fila ininterrotta di negozi, ristoranti ed osterie, un andirivieni ininterrotto di passanti tra i quali destreggiarsi o semplicemente da ammirare seduti ad un tavolino di un bar. Ai meno oziosi consigliamo di fare una visita alla vicina Galleria Franchetti, ospitata nella antica dimora patrizia della Cà d’Oro, uno splendido palazzo gotico così denominato perché un tempo ricoperto di una sottile foglia d’oro zecchino che ne impreziosiva la facciata. Troverete opere del Mantegna e del Carpaccio, ed anche una preziosa collezione di ceramiche veneziane d’epoca. Saziato lo spirito basteranno pochi passi per raggiungere una delle più vecchie osterie di Venezia La Vedova e farsi coccolare da Mirella e Renzo, seduti ad un tavolo, o se preferite fingervi per un momento uno degli innumerevoli veneziani che la affollano, per gustare in piedi una polpetta di carne e un’ombra di rosso.
F.B.