Dopo la straordinaria mostra incentrata sul mirabile restauro di quella che forse è la più famosa opera di Jackson Pollock, Alchemy, la Collezione Peggy Guggenheim torna nuovamente su quello che è il suo artista feticcio per proporre per la prima volta in Italia, fresca di restauro, Murale (1943, University of Iowa, Museum of Art, Iowa City).
Commissionata da Peggy Guggenheim per il suo appartamento newyorkese, la più grande opera mai realizzata da Jackson Pollock con i suoi 6 metri di lunghezza ebbe sul mondo dell’arte americana un effetto dirompente.
Murale è forse l’opera che, con la sua audacia, più rappresenta la personalità disinibita dell’autore e la sua prodigiosa capacità innovativa. Egli realizza una tela che con le sue dimensioni fuori scala infrange ogni canone dimensionale e anticipa di ben quattro anni gli astratti motivi grafici ottenuti con la tecnica pittorica del dripping o pouring (gocciolamento, colamento) che sfoceranno nel 1947 nella realizzazione della sopracitata Alchemy, il capolavoro dell’Espressionismo astratto americano, non a caso affiancato a Murale nella medesima area espositiva.
Quante altre occasioni ci saranno in futuro di vedere fianco a fianco, due delle maggiori opere di un genio dell’avanguardia che con la sua sfrontatezza cambiò per sempre il corso della storia dell’arte?
Jackson Pollock, Murale. Energia resa visibile
23 aprile > 16 novembre 2015
Collezione Peggy Guggenheim, Venezia
A cura di David Anfam
C.S.