“In volta del canal” cioè sulla curva più ampia del Canal Grande, è questa la parolina magica che fa di Ca’ Foscari uno dei più bei palazzi gotici della città.
E certo gettare uno sguardo nella medesima direzione del Guardi o del Canaletto, che spesso si affacciarono dalla loggia polifora del secondo piano nobile per motivi professionali, dove la vista spazia dal ponte di Rialto fino al Ponte dell’Accademia, non è cosa da poco e vale l’entrata. Fin qui le mirabilie da cartolina di cui Venezia è piena.
Ma Ca’ Foscari non è solo un monumento. È anche la sede di una delle più antiche e rinomate università italiane. Accedervi da uno dei più ampi e bei cortili interni di Venezia (secondo in ampiezza solo a quello di Palazzo Ducale), significa anche non adagiarsi pigramente sui soliti luoghi comuni della Venezia agonizzante destinata a soccombere sotto un’orda di turisti sbracati e bibita-muniti. Ca’ Foscari è infatti al centro di una rete diffusa di sedi universitarie che fanno di Venezia una sorta di grande e unico campus universitario. Gettare uno sguardo al via vai di studenti, ai “baretti” affollati, alle copisterie, alle librerie e in genere ai tutti i luoghi dell’aggregazione studentesca che lo circondano è già un primo passo verso la comprensione della complessità della nostra città, viva oltre ogni speranza.
L’insularità, la pedonalità forzata, la densità urbanistica, la lentezza con la quale tutto si muove, ostacoli alla modernità così come era concepita nel Novecento, rappresentano ora per Venezia, nell’era della connettività digitale, un’opportunità per proporsi come una delle possibili città del futuro.
Solo sogni? Non la pensa così l’americana Green Building Council che ha attribuito la certificazione LEED proprio a Ca’ Foscari, facendone l’edificio green più antico al mondo (e strappando il primato all’Empire State Building di New York). Efficienza idrica, approvvigionamento da fonti rinnovabili, acquisti verdi, mobilità sostenibile sono gli ambiti presi in considerazione. Fermatevi alla caffetteria universitaria dunque, anche solo per un caffè (rigorosamente green), perché è uno dei rari luoghi dove storia e futuro si intersecano.
C.S.
Per informazioni sul calendario delle visite guidate in italiano e inglese: http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=60548