L’illustrazione è una disciplina artistica che come molte altre dà la possibilità di testare, cambiare del tutto e tornare al principio. Creare e distruggere in un processo infinito di stili e linguaggi che evolvono e si trasformano.
Lucio Schiavon, illustratore e Graphic Designer formato tra l’Accademia delle Belle Arti e Fabrica, sembra non fermarsi mai. Sempre alla ricerca di un nuovo segno, un tratto, uno strumento; è questo che lo contraddistingue e che ci piace di lui. Così vediamo la sua mano correre sul foglio e spostarsi senza regole -anzi, le sue regole- mentre ci parla di passeggiate a Castello, in Giudecca e a Sant’Elena.
Oggi è facile sentirsi un po’ veneziani, anche se si approda in città per la prima volta perchè si ha un trasporto emotivo istantaneo che ti porta ad amare Venezia incondizionatamente. Una città sempre sotto i riflettori, in cui non si è mai al centro dell’attenzione perché è lei a fare da vera protagonista della scena. Ti strega e ti rapisce.
Ascoltando Lucio e guardandolo disegnare abbiamo capito che è un po’ come Venezia: senza pari e fuori dagli schemi. Un po’ muranese e un po’ cittadino di sé stesso, si allontana dall’etichetta di “disegnatore veneziano” per abbracciare la bellezza di tutte le città perché “è quando esci dai confini che impari a comprendere ed amare il tuo nido”.
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Illustrazione – Venezia non affonda
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Da un lato, quindi, le sue collaborazioni con il Fondaco dei Tedeschi, le borracce per Cà Foscari e le illustrazioni per Barena. Ma anche i live sketch con gli skateboard di Settestrati, i lavori per l’Agenzia Armando Testa e le diverse copertine di libri. Tra i sui premi l’International Motion art Award di New York e l’Inter film Festival short Movie di Berlino 2015.
Un consiglio per illustratori alle prime armi? Ricordarsi che la bravura non è solo il saper disegnare, ma coltivare la propria personalità. Un concetto che va ben oltre al “cosa fai” e che si avvicina più al “come sei”. Non essere accondiscendente, certo, ma fare la differenza con il carattere, al di fuori delle capacità tecniche. Insomma, essere una bella persona.
D’altronde la nostra amicizia con Lucio è cresciuta, prima di tutto, grazie all’incontro tra le nostre personalità.