Passeggiando sotto il Portico degli Oresei, vicinissimi al Ponte di Rialto, vi portiamo alla scoperta delle nostre attività locali preferite.
Tabinotabi presenta una collezione di vestiti sartoriali, confezionati a partire dalla lavorazione delle alghe e la creazione di un tessuto in fibra naturale. Dalla mente creativa di Alessandra prendono vita kimoni, vestiti e delicatissimi capi da notte dal design originale. Fra gli altri materiali, la fibra di bambù, banano e menta. Un prodotto di qualità eccellente, lontano dalle logiche della fast fashion, adatto alle pelli più sensibili o a chi non rinuncia alla piacevolezza di morbido tessuto.
A qualche metro di distanza completiamo il corredo con le comode friulane, le babbucce firmate Piedaterre. Nate nel 1800 nelle campagne del Friuli, spopolano presto fra i gondolieri che trovano nella suola morbida e antiscivolo la scarpa perfetta per non rovinare la vernice dell’imbarcazione e mantenere l’equilibrio durante la voga. Create dalle donne recuperando materiali di scarto -come gli stralci delle gonne lunghe ormai usurate- le Furlane arricchiscono il proprio stile e allargano gli orizzonti a Venezia. Una varietà di modelli e pensato accostamenti cromatici estroversi senza mai rinunciare all’eredità di una storica tradizione.
Attraversato il ponte, tappa culinaria da Sepa per rinfrescarsi con una selezione di vini e birre locali e non farsi mancare il gusto di un autentico cicchetto in stile veneziano. Fra sarde in saor, seppie con la polenta e polpette vegetariane ce n’è per tutti i gusti!